Il servizio Buono 2008
DeVecchi/Iera/Paulon
Installazione, 400x400x550cm, coltelli, materiali vari, traccia
audio
500 coltelli piovono verso un letto di terra fertile, danzando. I
coltelli incontrano sul pavimento dei cucchiai.
Suoni, luci e ombre e un forte profumo di terra fertile e umida
creano una dimensione "altra". Proprio come in un sogno la scena è
incredibilmente bizzarra e allo stesso tempo popolata da oggetti
del quotidiano.
Si tratta del servizio buono, quello riservato alle buone
occasioni, da cui provengono i coltelli e i cucchiai rubati dai
cassetti delle nostre madri, donati dalle molte persone coinvolte,
quello che non è mai il momento giusto di sfoggiare e che così
tanti lasciano intonso fino alla fine.
Il lavoro è rappresentazione di come gestiamo la nostra esistenza,
in una comodità rassicurante. Per la paura di mostrarci
dimentichiamo qualcosa riposto in un cassetto.
Un coltello simbolicamente nasconde in sé la doppia natura di
strumento di morte e di nutrimento, la scelta da compiere è tra
vivere e sopravvivere.
Installation, 400x400x350cm, various materials, audio track
The art installation is developed around the concept of in and
out, appearance and substance. A square space, limited by four
columns, is the heart of the installation, the treasure of each
person. The good dinner service, the special one for the special
occasion ( from which knives and spoons have been taken), is the
one which people usually never uses as they think that the
occasion in never important enough to show it; in this way they
leave it intact till the end of time. This work represents the way
we choose each time since we prefer a reassuring comfort (moved by
fear and fragility) instead of recognizing the true self and its
potential.
Frightened by the fear of showing the true self, we forget
something important which is kept closed in a box and we become
quiz players of a game where moves and end is already well know. |