Cerco un centro di gravita’ permanente 2010
DeVecchi/Iera/Paulon
Installazione, 100x100x400cm, materiali vari di scarto
industriale
L'opera è costruita su un paradosso: ruote per dire punto fermo.
Perché cercare il centro è in realtà perdersi e ritrovarsi nel
dondolio continuo tra dentro e fuori, tra il presente e la propria
storia.
Ma il punto fermo sono io e il mio centro è l'essenza di me.
C'è la strada e c'è un uomo, che va in discesa libera nelle sue
scarpe, ha il vento tra i capelli e ha iniziato il suo viaggio a
rotelle. E' diretto a rovistare nel centro della terra,
sicuramente verso il centro di sé.
"I viaggi sono i viaggiatori" (F. Pessoa)
Installation, 100x100x400cm, various material
The work is built on a paradox: wheels as anchor.
As a matter of fact, looking for the centre is actually losing the
way in the nonstop swaying between inside and outside, between an
individual's present and his history.
But the anchor is the individual and his centre is his essence.
F. Pessoa wrote "Travel is the traveller": there's the way and
there's a man, who started his journey with his "roller shoes" and
now goes downhill with windblown hair. It's a journey to the
centre of the Earth and, certainly, to the centre of him self. |