Voglio anche io il mio posto sul comò 2012
DeVecchi/Iera/Paulon
Installazione fotografica, dimensioni varie, tecnica mista
Ci siamo chieste come mai nelle case delle nonne o sui comodini degli zii ci siano solo le foto di eredi sposati o con famiglia.
E’ proprio vero che per legittimare la propria identità bisogna aderire all’unico modello accettabile e adattarsi alla cornice ospitante?
Se serve un marito, se serve un abito da sposa per incastrarsi in quella teca, allora tanto vale che sia uno qualunque.
Ogni matrimonio può essere il mio, ogni abito, ogni marito.
Abbiamo intrapreso la nostra ricerca al grido di battaglia: “voglio anche io il mio posto sul comò”!
Abbiamo chiesto in prestito gli abiti da sposa di amiche e parenti e quelli delle mamme. Alcuni li abbiamo avuti da perfette sconosciute e il gioco ha coinvolto anche tutte loro.
Indossando quegli abiti, interpretandoli, ci siamo intrufolate in matrimoni altrui, come se ne fossimo state le protagoniste.
L’ azione si è svolta coinvolgendo molte persone, tutte quelle che si sono rese disponibili ad affittare il proprio matrimonio a chi, altrimenti, non avrebbe avuto diritto al proprio posto sul comò.
Installation, various dimensions, collage
We asked ourselves why in grandmothers’ houses or on uncles’ bedside tables there are pictures of married heirs only.
Is it true that in order to legitimize one’s own identity it is necessary to join the only acceptable model and to adapt oneself to the host frame?
If a husband or a wedding dress is needed in order to fit together with the case, then it is just as well if it’s any one! Any marriage could be mine, any dress, any husband. We started our research on the war cry “I WANT MY PLACE ON THE BEDSIDE TABLE TOO!”.
We borrowed wedding dresses from friends, relatives and mothers. Some we received from total strangers, and this game involved them as well. By putting them on and playing them, we sneaked in other people’s marriages, as if we were protagonists.
The action went on involving many people, those who agreed to rent their marriage to whom, otherwise, would not have had a right to their own place on the bedside table. |